Progetto culturale e mostra di fotografia, poesia e installazioni artistiche sul senso dei luoghi e della memoria, incentrati su una Sicilia drammaticamente in dissolvenza. L’esposizione, itinerante per la penisola e in continua evoluzione, ha visto la realizzazione di quattro tappe (1300 visitatori). La mostra "Peripli. Topografia di uno smarrimento" nasce dal tentativo di raccontare una progressiva perdita, drammaticamente in atto, in termini di memorie, paesaggi, mestieri, tradizioni, in un’Italia travolta da uno “sviluppo senza progresso” (Vittorio De Seta). Nell’esposizione, poesie e fotografie si incontrano e si saldano nella narrazione di un viaggio immaginario, una peregrinazione via mare intorno a un’isola immaginifica e intrisa di atmosfere mediterranee.
La mostra
Peripli nasce come una peregrinazione odisseica intorno a una Sicilia metafisica e reale, un progressivo smarrimento identitario. Il sostrato della mostra è la ricostruzione di itinerari e di luoghi in un duplice rapporto: spazio/memorie e spazio/rappresentazione dello stesso, in una forte interrelazione tra visualità e parola, in cui la poesia tenta di ricostruire lo spazio, la fotografia di abitarlo, l’arte di evocarlo materialmente attraverso installazioni ambientali. // Topografia del luogo inteso come contenitore di senso e identità, in una trama di relazioni tra persone e loro memoria, corpi e oggetti, paesaggio culturale, storia, mito. Il nostro tentativo è raccontare la stratificazione e conservarne frammenti. // Smarrimento di senso e d’identità dei luoghi, dove il luogo fisico e la persistenza del suo palinsesto sono strettamente connessi con l’identità personale e collettiva. Da qui il desiderio di scrivere poesie individuali e corali, raccolte e da restituire. // Non siamo nostalgici, il nostro interesse è conservare la qualità del passato come materia viva per costruire il futuro. // Peripli abbraccia il Mediterraneo. // il Cantiere Peripli
CANTIERE PERIPLI
IL PROGETTO // Peripli prende corpo nel 2010 da un’idea di Giovanni Asmundo, presto affiancato da Daniele D’Antoni. Dal 2002 gli appunti e gli scatti si stratificano, nel 2010 si costituisce il Cantiere Peripli (con base a Venezia e a Palermo), sorge il desiderio di organizzare a Mira l'evento “Peripli. Topografia di uno smarrimento”, prima tappa della mostra itinerante sul senso dei luoghi, curata da Chiara Frigatti // Oltre alla mostra itinerante (Patrocinio FIAF dal 2014), il Cantiere Peripli porta avanti diversi progetti di poesia, fotografia, attenzione alle migrazioni, installazioni pubbliche, riflessioni sulla città e il paesaggio contemporanei, avvalendosi di differenti modalità espressive e collaborazioni // CHI SIAMO // Giovanni Asmundo (poesie, reportage, installazioni), Enrico Bazzo (musiche), Daniele D’Antoni (fotografie), Chiara Frigatti (curatela "Topografia di uno smarrimento"), Margherita Manzon (allestimenti, grafica), Nicolas Moucheront (incisioni, stampe), Elio Ticca (installazioni), Elena Zadra (musiche).